gen 2025
Gli italiani puntano al packaging sostenibile: per 7 italiani su 10, la scelta di un prodotto alimentare è influenzata dall’imballaggio eco-friendly
Gli italiani puntano al packaging sostenibile: per 7 italiani su 10, la scelta di un prodotto alimentare è influenzata dall’imballaggio eco-friendly
Si è tenuto oggi, nell’ambito di MARCA by BolognaFiere, l’evento Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori, organizzato da Nomisma. L’incontro ha riunito rappresentanti di spicco dell’industria del packaging, del settore alimentare e della distribuzione, offrendo un’occasione di dialogo sul ruolo del packaging nel largo consumo confezionato. L’edizione 2025 dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma ha analizzato il valore del packaging tra consumatori e retailer italiani.
L’Osservatorio rivela che, per gli italiani, il cibo è un mix di valori: non solo nutrimento, ma anche piacere, socialità, benessere e un mezzo per scelte sostenibili. È quindi naturale che le pratiche di “sostenibilità quotidiana” includano stili alimentari green (38%) e che l’attenzione alla sostenibilità negli acquisti alimentari raggiunga il 79%. Tra le scelte più diffuse per ridurre l’impatto ambientale spiccano la riduzione degli sprechi, la preferenza per prodotti locali e l’uso di imballaggi eco-friendly o sfusi.
Salutismo, risparmio e sostenibilità saranno i tre principali driver di acquisto nel 2025, secondo le previsioni dei retailer. Le insegne ritengono essenziale offrire prodotti MDD con caratteristiche healthy e green, rispondendo così sia alle esigenze dei consumatori sia ai valori aziendali. Tuttavia, rimane forte l’attenzione verso il risparmio e la convenienza.
L’Osservatorio Packaging di Nomisma ha analizzato i requisiti chiave di questi prodotti: per gli italiani, un alimento è salutare se poco processato (46%), privo di additivi o coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%) e povero di grassi (32%). Sul fronte della sostenibilità, le caratteristiche più apprezzate includono un packaging eco-friendly (46%), l’origine locale o a km 0 (43%) e una produzione a basse emissioni di CO2 (42%).
Per i responsabili d’acquisto, un packaging è considerato sostenibile quando è completamente riciclabile (51%), privo di overpackaging (43%), prodotto con materie prime rinnovabili (40%) o realizzato con basse emissioni di CO2 (35%).
Per oltre 1 italiano su 5, la scelta di prodotti alimentari è influenzata da confezioni eco-friendly: riciclabili (23%), derivanti da fonti rinnovabili (23%) o prive di overpackaging (21%). Altri fattori decisivi includono il buon rapporto qualità-prezzo (40%), promozioni (37%), caratteristiche nutrizionali come l’assenza di zuccheri aggiunti (36%) e la riduzione di grassi (25%), oltre alla provenienza delle materie prime (made in Italy 32%, locale 30%) e metodi di lavorazione poco invasivi (24%).
L’Osservatorio Nomisma evidenzia che la richiesta di packaging a basso impatto ambientale è particolarmente forte nei prodotti healthy e sostenibili: il 73% dei consumatori lo considera essenziale per gli alimenti salutari, percentuale che sale al 76% per i cibi sostenibili.
Per i retailer, offrire prodotti MDD con packaging sostenibili è cruciale, sia per allinearsi alle aspettative dei consumatori che per rispondere alle normative in evoluzione. Tutte le insegne che hanno partecipato all’Osservatorio hanno intrapreso azioni concrete, nonostante le difficoltà legate ai costi elevati delle materie prime, alle incertezze normative e alla loro disponibilità.
Il costo del packaging sostenibile rappresenta un aspetto rilevante anche per i consumatori. In merito a questo aspetto l’Osservatorio Packaging evidenzia una certa resistenza a pagare di più per un packaging eco-friendly, resistenza che diminuisce quando si tratta di prodotti con caratteristiche spiccatamente salutari o sostenibili.